Risulta essere importante programmare un trasloco fin dal momento in cui se ne fissa la data. Prima di tutto liberarsi di tutti gli oggetti indesiderati: gli enti di beneficenza e i rigattieri, in genere, rilevano ogni cosa purché sia in condizioni decenti; il resto potrà essere portato via dalla Nettezza Urbana (informarsi presso l’assessorato competente). In molte città esistono, inoltre, organizzazioni, spesso benefiche, che recuperano qualsiasi oggetto, dai giornali ai mobili, ritirandolo a domicilio e gratuitamente, nonché piccole cooperative che sgombrano solai e cantine, a pagamento.
Se non si possiedono molte cose, si può prendere in affitto un furgone e fare il trasloco da sé: in tal caso si dovrà guidare, caricare e scaricare, magari facendosi aiutare da amici e parenti. Esistono furgoni di tutte le dimensioni, secondo le necessità, che si affittano alla giornata con o senza autista. Se si è in possesso di una normale patente di guida (B) si può affittare un furgone fino a 3,5 q.
Fare una stima accurata dello spazio di cui si ha bisogno in modo da affittare un furgone le cui dimensioni consentano di fare il trasloco in un unico viaggio e di restituire subito il mezzo.
Mettere in conto molto tempo per il carico e lo scarico (queste operazioni sono piú lunghe di quello che si possa pensare), oltre che per il viaggio.
Se, comunque, si trasloca tutto il contenuto di una casa odi un appartamento, affidarsi a un’impresa specializzata. La cosa migliore è informarsi presso qualcuno che abbia già traslocato, altrimenti scegliere fra le tante ditte quella che sembra piú adatta al proprio caso: per esempio, per un trasloco in una grande città sono preferibili quelle che dispongono di autogru a piattaforma; per un trasloco all’estero, le ditte che hanno consociate in quel Paese.
Preventivo
Quasi tutte le ditte fanno preventivi gratuiti. In generale, un incaricato dell’impresa visita l’abitazione per calcolare che tipo di furgone sarà necessario e a questa persona è bene dire esattamente cosa deve portare via, in modo che il giorno stabilito le operazioni di sgombero siano celeri e ben pianificate.
Fare il giro dell’abitazione con questa persona indicando le installazioni fisse che eventualmente rimarranno nella casa (come la moquette o gli armadi a muro). L’incaricato riferirà a chi sovrintende al trasloco, ma per precauzione contrassegnare queste cose con la scritta Non traslocare.
L’incaricato chiederà anche se l’imballaggio dei vari oggetti sarà a carico della ditta. Questo naturalmente comporterà una spesa a parte, ma può darsi che ne valga la pena, se non si ha il tempo di farlo da sé o se comunque si vuole essere sgravati di questo lavoro faticoso.
Se si pensa di portare con sé la moquette, informarsi se sarà la ditta stessa a toglierla con un certo anticipo o se è il proprietario che deve occuparsene. Gli uomini che faranno il trasloco si limiteranno, comunque, ad arrotolarla e a portarla via, ma non la poseranno in opera.
Fissare il giorno e l’ora del trasloco con l’incaricato e contrattare la copertura assicurativa sulle cose di proprietà dal momento in cui vengono caricate al momento in cui verranno scaricate, compresa un’eventuale sosta in magazzino. Le ditte di traslochi di solito offrono una copertura assicurativa che garantisce il rimborso del valore degli oggetti rotti o danneggiati.
La ditta manderà un preventivo scritto: controllarlo con attenzione per quel che riguarda la data e l’ora, poi confermare e chiedere alla ditta analoga conferma scritta. Una volta raggiunto un accordo scritto, questo diventa un contratto e i termini non potranno essere modificati, a meno di speciali clausole. Prima di firmare, controllare che queste siano eque e ragionevoli.
Imballaggio
La ditta traslocatrice fornirà i contenitori imbottiti o gli scatoloni senza spesa: usarli per imballare gli oggetti fragili, avvolgendoli due volte in carta da giornale. Ma potranno tornare utili anche i cartoni del vino, per esempio, per riporre oggetti vari e i sacchi della pattumiera per la biancheria e le tende.
Togliere le tende, le riloghe e le varie installazioni; smontare i mobili componibili, se non ci si è accordati diversamente. Mettere gli indumenti nelle valigie e nelle borse da viaggio, lasciando pure le piccole cose nei cassetti. Alcune ditte forniscono i bauli armadio per il vestiario. Per trasportare le piante in vaso preparare delle scatole di cartone con uno strato di fogli d’alluminio sul fondo. Bagnare bene le piante il giorno prima e metterle nella scatola solo il giorno del trasloco. Gli animali domestici non possono viaggiare nel furgone: si devono portare con sé. I gatti possono essere messi nel loro cestino o gabbia di metallo. Gli uccellini possono stare nelle loro gabbie; i pesci rossi in sacchetti di plastica, purché contengano dieci volte aria rispetto all’acqua. Anche i pesci tropicali possono essere messi in sacchetti di plastica, ma poi è meglio sistemare questi sacchetti in scatole di cartone e riempire gli spazi con trucioli o grani di polistirolo espanso per conservare la temperatura adatta.
Imballare le attrezzature delicate come gli stereo hi-fi, i videoregistratori e la tastiera del computer nelle loro confezioni originali, se possibile, oppure cercare delle scatole di una misura giusta e riempire gli spazi con giornali.
Consumare il contenuto del frigorifero e del freezer e sgelarli in un giorno vicino a quello del trasloco. Un congelatore può essere mantenuto in funzione soltanto se ci si sposta a breve distanza: il contenuto non si scioglierà per un periodo fino a 8 ore. Disporre che venga caricato per ultimo e scaricato per primo, in modo che si possa rimetterlo in funzione velocemente. Le apparecchiature a gas collegate permanentemente alla rete di distribuzione esterna — come le STUFE A GAS e i fornelli a gas — devono essere staccate dall’incaricato dell’ente erogatore. Occorrerà anche l’intervento di un elettricista per staccare le apparecchiature elettriche.
Provvedere in tempo al cambiamento di indirizzo per quanto riguarda i contratti del gas e dell’energia elettrica. Se si ha il telefono, avvisare del cambio di indirizzo con un ragionevole anticipo sulla data del trasloco. Se ci si sposta nell’ambito della stessa città, può darsi che sia possibile trasferire il proprio numero telefonico, senza cambiarlo.
Inoltre, bisogna avvisare il proprio datore di lavoro, la banca, le compagnie d’assicurazione, l’unità sanitaria locale e qualsiasi club od organizzazione di cui si è membri. Procedere al cambio d’indirizzo sul libretto della macchina e sulla patente, presso l’A.C.I. o un’agenzia automobilistica, sulla carta d’identità in Comune e sul passaporto in Questura. Avvertire inoltre chiunque sia incaricato di regolari consegne a domicilio. Recarsi all’ufficio postale — che in una città non è sempre l’ufficio della propria zona ma dev’essere un ufficio arrivi e distribuzione — e riempire il modulo apposito: la posta sarà regolarmente rispedita al nuovo indirizzo.
Le ultime operazioni
Prima del giorno del trasloco, progettare l’arredamento della casa nuova, stanza per stanza, e numerare le stanze. Poi numerare gli oggetti e gli scatoloni, in modo che gli incaricati sappiano dove metterli. Quando arriva il furgone, consegnare lo schema al responsabile.
Prima che il furgone riparta, assicurarsi che l’autista conosca la strada: altrimenti dargli una traccia del percorso da seguire e informarlo sulle possibilità di accesso e parcheggio. Se ci sono delle restrizioni di parcheggio davanti a casa, informare la ditta con un certo anticipo, in modo che possa chiedere il permesso ai Vigili urbani. Nella vecchia casa fare un ultimo controllo per accertarsi che sia stato preso tutto, poi chiudere le finestre, chiudere il contatore dell’acqua, se c’è, e staccare l’interruttore generale della corrente.
Lasciare un appunto per i nuovi proprietari o inquilini di quello che è stato fatto. Consegnare le chiavi al nuovo proprietario o all’agente immobiliare.
Appena possibile, dopo il trasloco, controllare lo stato delle proprie cose: qualsiasi reclamo dev’essere presentato all’impresa di traslochi entro 7 giorni.