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Francesco Cosi

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Puzza di fogna nel bagno nuovo – Cause e soluzioni

Un bagno nuovo dovrebbe essere un ambiente pulito e confortevole, ma quando arriva l’odore di fogna la frustrazione è immediata. In questa guida esploreremo in modo pratico e diretto le cause più comuni di questi cattivi odori — dall’installazione errata dei sifoni e delle ventilazioni al problema di tubazioni o sigillature, fino agli odori legati ai materiali di cantiere — e ti indicheremo le soluzioni più efficaci per risolverli e prevenirli. Troverai controlli rapidi da fare da solo, interventi di manutenzione semplice e i casi in cui è meglio rivolgersi a un idraulico professionista, con consigli per evitare che il problema si ripresenti.

Indice

  • 1 Puzza di fogna nel bagno nuovo – Cause e soluzioni
  • 2 Altre Cose da Sapere

Puzza di fogna nel bagno nuovo – Cause e soluzioni

Perché quel cattivo odore sembra di fogna in un bagno nuovo?

Un bagno appena installato dovrebbe profumare di nuovo, non di fogna. Eppure capita: quell’odore penetrante, quasi metallico o come uova marce, è spesso gas di fogna — idrogeno solforato e altri composti volatili prodotti dai liquami. Ma non è l’unica spiegazione. In un cantiere recente i materiali da costruzione, colle e sigillanti non ancora completamente evaporati possono dare odori pungenti che si confondono con l’aria di fogna. Inoltre, in impianti nuovi è facile trovare sifoni non riempiti, tubazioni mal ventilate o raccordi temporanei lasciati aperti. Hai mai pensato che ciò che senti stia nascendo nel sottolavabo, o peggio, dietro la parete dove non puoi guardare? Spesso l’olfatto dà l’allarme prima degli altri segnali: gorgoglii, doccia lenta, o umidità intorno al WC sono indizi che non bisognerebbe ignorare.

Controlli rapidi che puoi fare subito

Prima di chiamare il tecnico, vale la pena fare qualche verifica semplice. Apri gli scarichi uno dopo l’altro e annusa vicino al punto di uscita: proviene dall’area del WC, dal piatto doccia, o dal lavandino? Versa un po’ d’acqua nei sifoni più usati e in quelli meno usati; spesso il problema si risolve così, perché il sifone secco non trattiene più i gas. Se il bagno gorgoglia quando scarichi, o il livello dell’acqua nel vaso oscilla, significa che l’impianto si sta “sfiatando” male. Controlla anche i sigilli: il WC può avere la guarnizione della base (la cera) schiacciata o difettosa, e un piccolo passaggio d’aria genera odori fastidiosi. Occhio ai copri-scarico temporanei lasciati aperti in fase di costruzione: a volte i professionisti lasciano pulizie o tappi non rimossi, e il profumo ti arriva direttamente dalla rete fognaria.

Cause tecniche frequenti nei bagni nuovi

Nei bagni nuovi convivono cause banali e guasti più insidiosi. Il sifone che evapora è la classica causa: se il bagno resta inutilizzato per giorni, l’acqua del P-trap si asciuga e il percorso dei gas è libero. Il problema si complica quando manca un primer di sifone o un sistema di reintegro automatico, specie per i pozzetti a pavimento. Poi ci sono errori di cantiere: tubi posati con pendenza sbagliata che favoriscono ristagni, giunti non saldati con perdite d’aria, o ventilazioni di colonna assenti o mal collegate. Il tropo tecnico è la ventilazione insufficiente: il sistema di sfiato (la colonna di ventilazione) permette all’aria di entrare ed uscire, equilibrando la pressione; se è ostruito, l’acqua nei sifoni può essere risucchiata e il profumo di fogna torna. Anche i casi di collegamenti incrociati tra scarichi pluviali e fognari possono costituire una fonte di odore, così come i pozzetti di ispezione aperti o mal chiusi nel sottosuolo. Infine, non sottovalutare gli odori da nuova posa: colle, primer e sigillanti hanno composti volatili organici che si percepiscono subito, e a volte ingannano l’olfatto facendoci credere che arrivi dalla fogna.

Rimedi immediati e fai-da-te efficaci

Se il problema è il sifone asciutto, riempirlo con acqua è la soluzione più rapida. Non serve esagerare: qualche litro nei punti meno usati ristabilisce la barriera d’acqua. Un piccolo trucco temporaneo è inserire un tappo permeabile o una spugna bagnata nel pozzetto a pavimento per limitare l’evaporazione quando non usi il bagno spesso. Per odori persistenti, una pulizia profonda dello scarico con acqua calda e detergenti enzimatici aiuta a rimuovere i depositi organici che fermentano e odorano; evitate di mescolare candeggina con altri prodotti perché può dar luogo a gas pericolosi. Se sospetti un problema al WC, controlla se la base è asciutta o presenta segni di muffa: questi suggeriscono perdita dal sigillo, che richiede la sostituzione della guarnizione cerosa. Un’altra misura pratica è ventilare: aprire la finestra, accendere la ventola e lasciarla funzionare aiuta a dissipare l’aria viziata e accelera la risoluzione se la fonte è temporanea o dovuta a materiali nuovi.

Interventi professionali e cosa aspettarsi

Quando la puzza non passa, è il momento di chiamare un idraulico esperto. Il professionista eseguirà controlli diagnostici culturali: una videoispezione della rete con telecamera per cercare ostruzioni o giunti difettosi, un test con fumo per rilevare ingressi di gas in punti anomali, e controlli alla ventilazione sul tetto per verificare il corretto reflusso. Se la colpa è una pendenza scorretta o un tratto di tubazione posizionato male, potrebbe essere necessario intervenire in maniera più invasiva, rifacendo parte dell’impianto o riposizionando raccordi. Nel caso di odori provenienti da fognature esterne o dal collettore comunale, l’idraulico ti indirizzerà al gestore del servizio, perché la responsabilità non è dell’immobile ma della rete. Aspettati che il tecnico proponga soluzioni mirate: sostituzione della guarnizione del WC, installazione di un trap primer automatico, montaggio di una valvola di sfiato ad aria (AAV) quando la ventilazione tradizionale è difficile da realizzare, o pulizia professionale delle colonne di scarico.

Prevenzione a lungo termine e buone pratiche

Il modo migliore per non ritrovarsi con la puzza è prevenire. Usare gli impianti regolarmente tiene pieni i sifoni; se hai case vuote per lunghi periodi, versa acqua o installa dispositivi che mantengano la colonna d’acqua nel P-trap. Evita di versare grassi e residui organici negli scarichi: formano film che fermentano e intasano. Mantieni le griglie e i pozzetti chiusi e sigillati, e fai controllare la ventilazione del tetto ogni tanto, soprattutto dopo lavori sul tetto o in caso di forti tempeste che possono causare ostruzioni. Se stai montando il bagno da zero, discuti con il progettista e l’idraulico l’installazione di sistemi di prevenzione come i trap primer e la corretta dimensione delle condotte: investire bene all’inizio evita odori e lavori successivi. E sì, ventilare il locale ogni giorno aiuta non solo per l’odore ma anche per la salute dell’ambiente domestico.

Un piccolo aneddoto: un amico, fresco di ristrutturazione, si lamentava di un odore permanente. Dopo un’ispezione veloce abbiamo scoperto che una griglia temporanea sul pozzetto era stata lasciata aperta in fase di consegna. Bastò chiuderla e far scorrere acqua per qualche minuto: il profumo sparì come per magia. A volte la soluzione è banale, altre volte serve più lavoro. L’importante è procedere con metodo: verifiche semplici per escludere le cause più comuni, poi diagnostica tecnica se il problema persiste.

Altre Cose da Sapere

Domanda: Perché sento puzza di fogna in un bagno nuovo che non viene usato spesso?
Risposta: Nei bagni nuovi spesso la causa è il sifone (trappola a “U” o P-trap) che si è asciugato per evaporazione perché la doccia, il lavabo o il pavimento non sono stati usati. Senza acqua il sigillo d’acqua che impedisce ai gas di risalire dalla fogna viene a mancare. Altre possibilità in ambienti nuovi sono: installazione errata (mancanza di sifone o sifone troppo basso), scarichi temporanei non collegati correttamente in cantiere, o ventilazione della colonna di scarico non funzionante. Soluzione immediata: versare acqua abbondante in tutti i lavabi, docce e scarichi a pavimento per richiudere i sifoni; se il problema persiste, verificare l’installazione con un idraulico.

Domanda: Qual è la differenza tra odore di fogna e odore chimico da materiali nuovi (collanti, stucco, resine)?
Risposta: L’odore di fogna è solitamente sulfureo, “uova marce”, pungente e localizzabile agli scarichi. Gli odori chimici da materiali nuovi possono essere dolci, solventi o plastici e non provengono necessariamente dagli scarichi. Per distinguere: annusa vicino agli scarichi e al centro del locale; se l’odore è concentrato agli scarichi è probabile gas di fognatura; se proviene dall’intonaco, piastrelle o mobili è più probabile odore di prodotto. Soluzione: ventilazione intensa per odori da materiali; per odore di fogna seguire le verifiche sugli scarichi e sui sifoni.

Domanda: Che rischi ci sono a respirare gas di fogna in casa?
Risposta: I gas di fogna contengono principalmente anidride carbonica, idrogeno solforato (H2S) in piccole quantità e altre sostanze. In concentrazioni basse causano irritazione, mal di testa, nausea e cattivo odore; concentrazioni alte di H2S sono pericolose e possono essere tossiche. Nei casi abitativi l’esposizione è generalmente a basse concentrazioni, ma se senti forti nausee, vertigini o l’odore è molto intenso, lascia il locale e chiama un professionista. È raro che un bagno domestico raggiunga livelli letali, ma il problema va risolto presto.

Domanda: Come faccio a capire quale scarico è la fonte dell’odore?
Risposta: Chiudi le porte del bagno, sigilla eventuali altri ingressi d’aria e avvicinati agli scarichi: lavabo, doccia/vasca, wc, scarico a pavimento e piletta di scarico. Apri un rubinetto alla volta e annusa. Puoi coprire temporaneamente gli scarichi con un panno (senza ostruire completamente se necessario) per vedere se l’odore diminuisce. Un’altra tecnica è versare acqua colorata o profumata in ogni sifone e osservare dove l’odore scompare o si attenua. Se l’odore proviene da sotto il pavimento, potrebbe uscire da fughe o da giunti mal sigillati.

Domanda: Ho un odore che compare solo dopo aver usato la cappa della cucina o il ventilatore del bagno — cosa significa?
Risposta: Questo comportamento indica probabili problemi di ventilazione o pressioni negative nell’abitazione: appare un effetto di “aspirazione” che può svuotare i sifoni (sifonaggio) o tirare i gas dalle fessure. Può anche essere un’ostruzione nella colonna di ventilazione del sistema fognario. Soluzioni: verificare che le prese d’aria esterne e i terminali della colonna di ventilazione siano liberi; installare valvole anti-odore o valvole di drenaggio quando opportuno; consultare un idraulico per valutare flussi d’aria e eventuali necessità di sfiati ausiliari.

Domanda: Cosa significa “sifone vuoto” e come lo risolvo?
Risposta: “Sifone vuoto” significa che l’acqua che forma la barriera nel P-trap si è evaporata o è stata aspirata via lasciando il tubo aperto ai gas di fogna. Risoluzione semplice e immediata: versare 1–2 litri di acqua in ciascun scarico; per prevenire l’evaporazione in ambienti poco usati si possono usare primer per sifoni automatici o inserire periodicamente acqua o oli leggeri (es. un caffè d’olio di oliva non odora) nel sifone. Se il problema ricorre spesso, installare un trap primer o correggere il design dell’impianto.

Domanda: Gli scarichi nuovi possono essere installati senza sifone per errore?
Risposta: Sì, nelle costruzioni sbagliate o in alcuni sistemi prefabbricati può capitare che il progetto non preveda il giusto sifone o che venga omesso durante l’installazione. Inoltre alcuni scarichi lineari o canali doccia mal progettati possono non avere un sifone adeguato. Verifica visiva sotto il lavabo o nell’ispezione della doccia: dovrebbe esserci una curva a U. Se manca, serve la correzione immediata da un idraulico.

Domanda: È utile usare detergenti o candeggina per eliminare la puzza di fogna?
Risposta: I detergenti o la candeggina possono mascherare temporaneamente o uccidere batteri organici che causano cattivi odori all’interno dei tubi, ma non risolvono problemi strutturali come sifoni asciutti, perdite o ventilazione inesistente. L’uso continuato di candeggina può danneggiare guarnizioni o tubazioni plastiche. Per accumuli organici nei sifoni un prodotto enzimatico specifico può aiutare; però se l’odore persiste dopo aver reintegrato l’acqua nei sifoni, è probabile che serva un intervento tecnico.

Domanda: Come verifico se la colonna di ventilazione (sfiato) è ostruita?
Risposta: Controlla il comignolo di sfiato sul tetto per ostruzioni visibili (nidi, foglie, detriti). Segni di ostruzione all’interno: gorgoglii nelle tubazioni quando si scarica il WC, odori che aumentano quando piove o forte odore persistente. Per un controllo affidabile eseguito in sicurezza è meglio chiamare un tecnico che possa effettuare un’ispezione visiva o un test di fumo per vedere se il percorso di sfiato è continuo e funzionante.

Domanda: Cosa fare se l’odore sembra provenire dal wc nonostante la tazza abbia acqua?
Risposta: Possibili cause: guarnizione della cera (wax ring) non installata correttamente o danneggiata tra WC e colonna di scarico, perdita intorno alla base del WC che permette ai gas di uscire, oppure deviatore o condotto di scarico non sigillato. Soluzioni: controllare eventuali macchie d’acqua o segni di umidità alla base del WC; se si muove, rifissare o sostituire la guarnizione di cera/wax ring e il dado di fissaggio. Se il problema persiste, ispezionare le tubazioni per crepe o collegamenti non sigillati.

Domanda: Quali strumenti o test posso fare da solo prima di chiamare l’idraulico?
Risposta: 1) Versare acqua in tutti i sifoni; 2) Chiudere temporaneamente gli scarichi e annusare per localizzare la fonte; 3) Controllare visivamente eventuali perdite o segni di umidità; 4) Aprire i pozzetti di ispezione e verificare odori o blocchi (se sei pratico); 5) Usare uno specchietto o una torcia per ispezionare sotto lavabi e attorno al WC; 6) Testare la ventilazione aprendo la cappa o finestre per valutare pressioni. Se non trovi la causa o il problema è complicato (odore persistente, perdite, accessi non disponibili) chiama un professionista.

Domanda: Che cos’è un trap primer e quando conviene installarlo?
Risposta: Un trap primer è un dispositivo che mantiene i sifoni pieni d’acqua alimentandoli automaticamente (collegandosi a una posa d’acqua o prelevando acqua ad ogni uso di una determinata apparecchiatura). È utile quando ci sono scarichi poco usati (bagni di servizio, bagni in case vacanza, scarichi a pavimento di rari utilizzi) e quando i sifoni sono soggetti ad evaporazione o a perdite di tenuta per leggeri flussi d’aria. L’installazione conviene se l’uso del bagno è saltuario e gli odori ricorrono nonostante le soluzioni banali.

Domanda: Può un’installazione sbagliata della pendenza delle tubazioni causare odori?
Risposta: Sì. Una pendenza insufficiente può causare ristagni di materiale organico nei tubi che marciscono e generano odori; una pendenza eccessiva può invece favorire l’effetto di sifonaggio (acqua che viene trascinata via velocemente). Il risultato è che il comportamento degli scarichi non è corretto e possono comparire cattivi odori. La correzione può richiedere interventi sulle tubazioni, riallineamento o sostituzione dei tratti incriminati.

Domanda: Ho notato odore soprattutto dopo pioggia intensa — che spiegazione c’è?
Risposta: La pioggia intensa può saturare i sistemi di scarico esterni o i pozzetti, causando un reflusso o una pressione anomala che spinge i gas verso gli scarichi interni se ci sono perdite o guarnizioni difettose. Inoltre il livello delle acque fognarie può impedire il normale sfogo nello sfiato. Controlla pozzetti e griglie esterne per intasamenti e parla con il gestore della rete fognaria se sospetti problemi alla rete pubblica.

Domanda: Quanto è urgente risolvere l’odore di fogna?
Risposta: È opportuno intervenire rapidamente: oltre al disagio olfattivo, odori persistenti indicano che il sistema non è a tenuta e può favorire l’ingresso di gas nocivi o insetti. Se l’odore è molto forte, provoca sintomi acuti (mal di testa, nausea) o compaiono perdite d’acqua, considera la situazione urgente e chiama un idraulico. Per odori lievi localizzati e facilmente identificabili (sifoni asciutti), si può provare la soluzione fai-da-te (versare acqua) nelle prime 24–48 ore.

Domanda: Quando è il caso di chiamare un idraulico o un tecnico specializzato?
Risposta: Chiama un professionista se: le soluzioni semplici non risolvono il problema; sospetti perdite sotto pavimento; il wc o gli scarichi gorgogliano; non riesci a trovare l’origine dell’odore; la colonna di ventilazione è probabilmente ostruita; o se desideri una diagnosi completa (es. video-ispezione delle tubazioni, test di fumo, misurazioni di pressione). Un tecnico può proporre riparazioni strutturali, sostituzioni di guarnizioni, rifacimenti di pendenze o installazione di sistemi di ventilazione/trap primer.

Domanda: Esistono soluzioni temporanee sicure per coprire l’odore fino all’intervento definitivo?
Risposta: Soluzioni temporanee: versare abbondante acqua in tutti i sifoni; mettere una copertura stagna temporanea (tappo o pellicola) sugli scarichi non in uso; usare deodoranti specifici per tubature (non profumatori che mascherano); ventilare frequentemente l’ambiente. Evita soluzioni pericolose come l’uso massiccio di solventi o di prodotti chimici aggressivi che possono danneggiare le tubazioni.

Domanda: Un odore di fogna può provenire da una perdita nella guaina impermeabilizzante del pavimento?
Risposta: Sì, se la guaina impermeabilizzante è danneggiata l’acqua di falda o acque reflue possono infiltrarsi e creare odori sotto il pavimento. Anche sigillature inadeguate intorno a scarichi a pavimento o piatti doccia possono consentire il passaggio di gas. La riparazione richiede spesso di sollevare piastrelle o intervenire sul massetto, quindi è un lavoro da professionista.

Domanda: Quali controlli eseguirà un idraulico professionista per diagnosticare l’odore?
Risposta: Controlli tipici: ispezione visuale di tutte le giunzioni e sifoni; prova d’acqua per verificare tenuta dei sifoni; controllo del terminale di sfiato sul tetto; rimozione e verifica della guarnizione del WC; video-ispezione delle tubazioni per cercare rotture o accumuli; test di fumigazione per individuare perdite d’aria; controllo dei pozzetti esterni e degli allacci alla rete pubblica. In base al risultato proporrà la soluzione più adatta.

Domanda: Posso prevenire la puzza di fogna in un bagno nuovo?
Risposta: Sì — misure preventive: utilizzare regolarmente tutti gli scarichi o versare periodicamente acqua nei sifoni; installare trap primer dove gli scarichi sono raramente usati; verificare che l’installazione segua le norme (pendenze, sifoni adeguati, ventilazione corretta); sigillare correttamente i giunti e le guarnizioni del WC; effettuare pulizie non aggressive per rimuovere accumuli organici; controllare lo sfiato sul tetto e pulirlo di tanto in tanto.

Domanda: Quanto può costare risolvere un problema di odore di fogna?
Risposta: Il costo varia molto a seconda della causa: una semplice sostituzione di una guarnizione del WC o pulizia di sifoni può costare poco (decine di euro per materiali + manodopera), mentre riparazioni più complesse (rimozione pavimento, rifacimento massetto, sostituzione tubazioni o video-ispezione seguita da interventi) possono raggiungere diverse centinaia o migliaia di euro. È consigliabile ottenere un preventivo dettagliato da un professionista dopo la diagnosi.

Domanda: Dopo l’intervento posso considerare definitivamente risolto il problema se l’odore scompare?
Risposta: Se l’intervento è stato mirato alla causa individuata (es. rifacimento guarnizione, ripristino sifone, pulizia colonna di ventilazione) e l’odore non ritorna, probabilmente è risolto. Tuttavia è bene monitorare il bagno nelle settimane successive, soprattutto in condizioni particolari (pioggia, uso della cappa) per assicurarsi che non ci siano problemi intermittenti. In caso di ritorno dell’odore, richiedere ulteriori verifiche approfondite (video-ispezione).

Se vuoi, posso preparare una lista di controlli rapidi passo-passo da fare in autonomia nel bagno per identificare la fonte precisa dell’odore.

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