Bottiglie larghe e panciute, fiaschi e damigiane a cui sia stato asportato il rivestimento di paglia possono servire per realizzare particolari giardini in miniatura. Benché si possano acquistare i contenitori già preparati e chiusi presso alcuni negozi di giardinaggio, è chiaro che creare da sé il proprio “terrarium” può dare molta piú soddisfazione.
Per riuscire a lavorare attraverso la stretta apertura del collo della bottiglia occorrono attrezzi particolari, che si possono costruire in casa. Un pezzo di canna di bambù costituisce un’impugnatura ideale, alla quale vanno legati con filo di ferro diversi strumenti: un cucchiaio che fungerà da piccola vanga, un rocchetto di legno per premere il terriccio, una lama tagliente di temperino che servirà per le potature.
Per inserire le piante nella bottiglia si usano due bastoncini a guisa di pinza, mentre per pulire le pareti interne del vetro si può ricorrere a una piccola spugna fissata a un filo di ferro rigido.
Per la realizzazione di un terrarium è meglio scegliere piante di taglia piccola e a crescita lenta, come per esempio la Dracaena sanderiana e la Fittonia. La loro posizione va decisa prima di inserirle nella bottiglia, assicurandosi che le piante piccole non restino nascoste da quelle più grandi e che le forme e i colori armonizzino creando effetti piacevoli.
Prima di mettere le piante nelle bottiglie, occorre coprire la base del recipiente con uno strato di 2,5-5 cm di carbone di legna e di ghiaietto, a cui si aggiunge uno strato di 7-10 cm di composta da invasatura umida versata attraverso un imbuto di carta. Una miscela di 2 parti di composta da invasatura a base di terriccio, 2 parti di sabbia grossa e I parte di farina di foglie o torba dovrebbe andar bene per la maggior parte delle piante.
Con il cucchiaio lisciare la superficie del terriccio e scavare una buchetta per ogni pianta; dopo aver tolto le piantine dai loro vasetti, scuotere dalle radici la maggior parte possibile del vecchio terriccio. Deporre le piante sul fondo della bottiglia, tenendole delicatamente fra due cannucce oppure sorreggendole con un filo di ferro ripiegato a uncino: in questo modo vanno inserite con cura nelle rispettive buchette.
Da ultimo, premere bene il terriccio con il rocchetto di legno, ripulire con la spugnetta le pareti della bottiglia e nebulizzare acqua sulle piantine; a questo punto le bottiglie vanno tappate e portate in luce viva ma non troppo forte. A eccezione di ventilazioni occasionali e di potature, il terrarium non richiede altre attenzioni per molti mesi.